L'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un indicatore che valuta la situazione economica del nucleo familiare al fine di regolare l’accesso a prestazioni (in moneta e in servizi) sociali e sociosanitarie erogate da Enti o Istituzioni pubbliche; in generale l'ISEE è utilizzato come base per fissare soglie oltre le quali non è ammesso l’accesso a tali prestazioni e/o per applicare tariffe differenziate in base alla condizione economica.
La situazione economica viene misurata in funzione di tre fattori:
- il reddito di tutti i componenti il nucleo familiare;
- il loro patrimonio (valorizzato al 20%);
- una scala di equivalenza che tiene conto della composizione del nucleo familiare e delle sue caratteristiche.
La DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), presentata in forma di autocertificazione, è il modulo con il quale il cittadino dichiara gli elementi utili per il calcolo dell'ISEE. Le informazioni in esso contenute sono in parte autocertificate dal cittadino e in parte, quali i dati fiscali più importanti e quelli relativi ai trattamenti erogati dall'INPS, acquisite direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.
COME SI OTTIENE L'ISEE
Il cittadino può farsi assistere nella compilazione della DSU dal CAAF la DSU, che contiene alcuni dati da autocertificare, ottenendo la ricevuta di avvenuta presentazione ma non l'ISEE calcolato.
Il CAAF trasmette in via telematica all’INPS i dati autocertificati contenuti nella DSU e il sistema informativo ISEE, a seguito della ricezione dei dati, provvede all'acquisizione dei dati presenti nelle banche dati dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate e completa la DSU. Viene quindi determinato l’indicatore ISEE che è reso disponibile al dichiarante della DSU mediante la consegna dell’attestazione del calcolo a cura del CAAF, anche a mezzo mail se richiesto dal cittadino.
L’attestazione ISEE che viene restituita contiene, per ogni indicatore ISEE richiesto, i seguenti elementi:
- il nucleo familiare di riferimento per il calcolo dell’indicatore;
- il valore dell’indicatore ISEE;
- le prestazioni a cui è possibile accedere utilizzando l’indicatore calcolato;
- le modalità di calcolo dell’indicatore con dettaglio dei dati sintetici;
- il periodo di validità dell’attestazione ed eventuali omissioni/difformità rilevate.
All’ISEE Ordinario o Standard si affiancano ulteriori indicatori ISEE da utilizzare per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni ed in presenza di determinate caratteristiche del nucleo familiare quali:
- l’ISEE per prestazioni agevolate per minori utilizzato ad esempio per la richiesta dell’assegno di maternità, dell’assegno di sostegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori, del Bonus Bebè, retta asili nido e altri servizi per l’infanzia ecc.;
- l’ISEU per prestazioni universitarie utilizzato ad esempio per la richiesta delle agevolazioni sulle tasse universitarie, mense, borse di studio ecc.;
- l’ISEE per prestazioni socio‐sanitarie per persone maggiorenni con disabilità e/o non autosufficienti utilizzato ad esempio per richiedere l’assistenza domiciliare;
- l’ISEE per prestazioni socio‐sanitarie residenziali utilizzato ad esempio per la richiesta di particolari prestazioni che prevedono ricoveri presso istituti, residenze sociosanitarie assistenziali - RSA, RSSA, residenze protette, od ospitalità alberghiera;
- l’ISEE corrente previsto per chi già ha un ISEE in corso di validità e può ottenere un ISEE sostitutivo, definito “corrente”, calcolato con riferimento ad un periodo di tempo più vicino rispetto al momento della richiesta della prestazione. Per poter richiedere l’ISEE Corrente deve essersi verificata o una variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente (o di trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari, anche esenti IRPEF), o in alternativa una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%.
Il Modello Isee corrente ha validità di 6 mesi, salvo ulteriori variazioni.
Inoltre, in presenza di ISEE corrente valido, se un componente trova nuova occupazione e/o fruisce di nuovi trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fine IRPEF, è necessario presentare nuovo ISEE corrente entro due mesi dall'inizio della variazione.
LA VALIDITÀ DELL'ISEE
Tutte le attestazioni ISEE rilasciate nel corso dell'anno scadranno il 31 dicembre.
Aggiornato il 12 aprile 2021