I Centri di assistenza fiscale hanno già sottoscritto 140 mila domande e fissato decine di migliaia di appuntamenti. "Un aiuto concreto e prezioso - spiegano i coordinatori della Consulta nazionale Bagnoli e Soldini - sia per i cittadini sia per l'Inps"
A quasi una settimana dall’apertura della raccolta di domande per il reddito di cittadinanza, i Centri di assistenza fiscale (Caf) dichiarano che sono 300.500 i cittadini che nel nostro Paese hanno già sottoscritto la richiesta (circa 140 mila) o fissato l’appuntamento per utilizzare le competenze degli operatori agli sportelli. Sono molte le richieste di informazioni, anche telefoniche, e ovunque viene registrata la necessità di una guida precisa per la compilazione della richiesta.
“È questa la caratteristica dei Caf: un'assistenza preliminare che agevola sia il cittadino, potenzialmente interessato alla misura, sia, in questo caso, l’Inps, soggetto che avrà l’onere di vagliare tutte le domande che via via confluiranno nel proprio sistema di raccolta", affermano i coordinatori della Consulta nazionale dei Caf Massimo Bagnoli e Mauro Soldini: "Nell’effettuare questo lavoro siamo anche molto attenti a cercare di classificare le varie casistiche che man mano arrivano ai nostri uffici. Come sempre i riscontri concreti correggono eventuali difficoltà e migliorano la definizione della misura governativa”. Anche per questo il ruolo della Consulta nazionale, organismo nel quale confluiscono 40 diverse organizzazioni di rappresentanza (dai sindacati alle associazioni di categoria, da quelle cattoliche ai professionisti), può essere utilizzato dalle istituzioni come un prezioso aiuto nell’orientare le varie proposte economiche e sociali a favore dei cittadini o le imminenti misure fiscali.
“Le nostre commissioni interne di lavoro – concludono Bagnoli e Soldini – hanno sempre avuto un ruolo propositivo nel rapporto con le istituzioni pubbliche. Sono state un aiuto concreto e prezioso“. L’attività di questi giorni nei Centri di assistenza fiscale ha assunto ritmi e impegni simili alle campagne fiscali di prossima apertura. In questa prima parte del 2019 la mole di lavoro delle strutture associate alla Consulta è certamente aumentata e gli operatori hanno retto grazie alla professionalità e a una solida organizzazione.