Meglio andare ai CAAF. Mettendo in fila la documentazione sulle regole Milena Gabanelli per Data Room del Corsera ha contato 175 metri di carte.
Monica Iviglia del Consorzio nazionale consiglia, proprio per la complessità della materia, di farsi assistere.
Voi rischiereste, di tasca vostra, di fare errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi di fronte a una mole di istruzioni da conoscere, comprendere e applicare che riempiono 160 pagine, in un caso, e 434 in un altro? O preferireste investire circa 30 euro all’anno, due caffè al bar al mese, per lasciarla fare, senza margine di errore, ai consulenti dei Caaf della Cgil?
Ce lo ha ricordato nell’ultima puntata della rubrica del Corriere della Sera, Data Room, Milena Gabanelli, una giornalista la cui credibilità è a prova di bomba, che ha contato 160 pagine per le istruzioni relative al Modello 730 e 434 pagine per quelle relative al Modello Redditi Persone Fisiche. Le ha messe anche in fila, una dopo l’altra – per farlo è dovuta andare al capannone della Fiera di Bologna – per scoprire che, misurando materialmente il serpentone di carta, sono usciti fuori 47+128 metri di istruzioni che, secondo la logica della precompilata, il cittadino dovrebbe affrontare da solo, disarmato, a mani nude. Una breve camminata all’inferno e ritorno.
“E la Gabanelli – ci spiega Monica Iviglia, presidente del Consorzio nazionale dei Caaf Cgil – ha citato anche le due circolari dell’Agenzia pubblicate nel 2022 che contengono ulteriori indicazioni e approfondimenti per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi, dedicate al 730 ma valide anche per il Modello Redditi Persone Fisiche. In tutto parliamo di 355 e 180 pagine, rispettivamente circolare n. 24/E e n. 28/E, pubblicate lo scorso anno, per un totale di 535 pagine aggiuntive. Senza contare le migliaia di pagine relative alle risposte ai 597 interpelli pubblicati nel 2022 e quelle di circolari e risoluzioni pubblicate nel 2022 e nel corso degli anni precedenti”.
Vi siete già persi? È tutto vero, non scherziamo. Ma non abbiamo avuto il tempo, questa volta, di aggiungerle fisicamente alla fila di fogli iniziata dalla Gabanelli. Roba da far impallidire Pollicino. La passeggiata si allunga e in molti si sono già persi.
Volete fare da soli? Allora ricordatevi che “la necessità di consultare i documenti di prassi pubblicati è indispensabile per non commettere errori di interpretazione e compilare al meglio la dichiarazione dei redditi, tutelando i contribuenti al fine di riconoscere loro tutte le agevolazioni spettanti o di non riconoscerle in quanto non rispettano i requisiti”, ci spiega Monica Iviglia.
“Il vero problema è la complessità e la poca chiarezza delle disposizioni di legge, che sono scritte male e necessitano di interpretazioni e chiarimenti. L’Agenzia delle entrate li scrive, i Caaf Cgil pongono quesiti o chiedono lumi, fanno del loro meglio per assicurare la corretta applicazione delle regole. Si ha l’urgenza di riordinare e riscrivere le regole per tassare correttamente i redditi e riconoscere tutti i benefici fiscali possibili, ma ciò non deve tradursi in una diminuzione delle agevolazioni fiscali per i cittadini”.
Il disegno di legge “Delega al Governo per la riforma fiscale”, che prevede l’adozione di uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni correttive e integrative dei decreti delegati, contempla anche il riordino delle tax expenditures.
“Si tratta degli oneri detraibili e deducibili come le spese sanitarie, per l'infanzia, le spese per l'istruzione e per il trasporto, l’acquisto di veicoli per i disabili o i contributi previdenziali, la previdenza complementare, l’assegno al coniuge separato o i contributi a collaboratori domestici o badanti, oltre ai crediti d’imposta. La Cgil vigilerà, nel corso dell’approvazione del disegno di legge e dei decreti attuativi, affinché a fronte di una riduzione delle imposte non sia tolta la possibilità di scaricare le spese detraibili e deducibili, per la scuola dei figli, le spese per un parente anziano disabile, le spese per le cure sanitarie”.
Siete sicuri che volete fare da soli? Che volete rischiare di perdervi diritti (e quindi soldi) per strada invece di investire due caffè al mese e farvi assistere da un professionista? “Vi consigliamo di venire da noi, nelle sedi dei Caaf Cgil – ci ha detto Monica Iviglia – dove sarete sicuri di non sbagliare e dove troverete persone che hanno letto e studiato tutto ciò che c’è da sapere per offrirvi il servizio migliore. In quel labirinto infinito di istruzioni, norme, circolari, interpretazioni, correzioni e chi più ne ha più ne metta, saremo il vostro navigatore”.
GIORGIO SBORDONI
28/04/2023