Per l'anno d'imposta 2022 non tutti i datori di lavoro o enti pensionistici hanno riconosciuto le agevolazioni. C'è chi potrebbe aver diritto a una restituzione
Per l’anno d’imposta 2022 non tutti i datori di lavoro o enti pensionistici hanno correttamente riconosciuto le agevolazioni, per cui vi sono cittadini che potrebbero aver diritto a un rimborso di addizionale regionale presentando la dichiarazione dei redditi (modello 730 entro il 30.09.2023 per ricevere prima il rimborso o modello redditi pf 2023), anche se sono in possesso della sola cu 2023.
Che cos'è l'addizionale regionale
L’ addizionale regionale all’Irpef è un’imposta calcolata sul reddito complessivo ai fini Irpef di ciascun contribuente, diminuito della deduzione per abitazione principale e degli oneri deducibili. Deve essere versata o trattenuta dal datore di lavoro o ente pensionistico, se per lo stesso anno è dovuta l’Irpef, e ogni singola regione e provincia autonoma può stabilire un’aliquota ridotta e/o altre agevolazioni riconosciute in base al reddito imponibile e/o a figli e familiari a carico o alla condizione di disabilità certificata.
Il Caaf Cgil ti dà una mano
"Risiedi nella Regione Lazio e non presenti la dichiarazione dei redditi? Chiedi al Caaf Cgil se hai diritto a 300 euro di rimborso - è il consiglio di Giovanna Piazzo del Consorzio nazionale Caaf Cgil -. Se sei un dipendente della pubblica amministrazione o sei titolare di un reddito corrisposto dall’Inps e hai conseguito nel 2022 un reddito imponibile compreso fra 35.001 e 40.000 euro, ti spetta un rimborso di trecento euro. Se sei pensionato, hai un reddito sino a 50.000 euro e tre figli a carico o almeno un figlio disabile a tuo carico o se nel tuo nucleo familiare è presente un ultrasettantenne disabile, puoi ottenere un rimborso dell’addizionale regionale trattenuta in più sui ratei di pensione fino a un massimo di 560 euro. Se presenti il 730 al Caaf Cgil non devi preoccuparti, il Caaf ha già provveduto a farti recuperare il credito.
"Se sei residente in Campania, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto o Bolzano, sei un dipendente o pensionato con figli a carico, potresti ottenere il rimborso di una quota di addizionale regionale all’Irpef che hai pagato presentando la dichiarazione dei redditi. Queste regioni e province autonome hanno deliberato agevolazioni in base al reddito imponibile ai fini dell’addizionale regionale e al numero di figli e/o disabili a proprio carico (a seconda della regione/provincia autonoma in cui si risiede si prendono in considerazione i redditi da 28.000 a 50.000 euro; devono essere presenti figli fiscalmente a carico (da uno solo ad almeno due) o figli/altri familiari riconosciuti soggetti disabili). Per i cittadini l’importo del rimborso può variare da 20 euro a 250 euro, a seconda della situazione reddituale e familiare".
"Per non perdere tempo - conclude Giovanna Piazzo - rivolgiti alla tua Camera del Lavoro, allo Spi, al Caaf Cgil della tua città o al tuo delegato sindacale sul posto di lavoro. E presenta la cu 2023. Hai dei diritti, falli valere presentando il modello 730/2023. Per dirla con il nostro slogan, ‘Anche tu scegli #Caaf Cgil'".
Di Giorgio Sbordoni
Roma,19 luglio 2023